Blog

Tante idee per vivere al meglio le tue vacanze

Sette meraviglie d’estate

Il ritorno della bella stagione offre l’opportunità a turisti ed escursionisti di scoprire luoghi ideali per un picnic all’aperto. A due passi dal cielo, per sentirsi un re.

L’incoronazione di Carlo III e della moglie Camilla come re e regina del Regno Unito e degli altri reami del Commonwealth si è svolta lo scorso 6 maggio nell’abbazia di Westminster, a Londra. Il giorno successivo i reali, e con loro milioni di cittadini britannici in tutto il mondo, hanno festeggiato riunendosi sull’erba di parchi e tenute per gioiosi picnic. Anche ValSeriana e Val di Scalve offrono, per questo scopo, bellezze “reali” che spaziano tra terra e cielo: montagne, laghi e valli si fondono in un connubio di emozioni che lasciano a bocca aperta grandi e piccini. Per toccare con mano queste meraviglie non serve raggiungere le vette più alte. Con pochi passi (e pochi sforzi) possiamo davvero scoprire luoghi incantati. Scorci da cartolina, perfetti per un picnic con la famiglia, immersi nella natura, dove concedersi qualche ora di pace e riposo travolti dalla bellezza. Scopriamoli insieme.

Panchina del Doppio Lago

La Panchina del Doppio Lago

Un immenso panorama dove le montagne si specchiano nell’azzurro dei laghi d’Iseo e di Endine. La “Big Bench del Doppio Lago” è la novità dell’estate 2023. Situata in Val Gandino, sulle alture dello Sparavera, è raggiungibile con una comoda escursione dopo aver lasciato l’auto nelle aree di parcheggio di Peia Alta oppure, in quota, nella zona di Valpiana, salendo da Gandino. Chi la raggiunge può concedersi un picnic di tutto rispetto, che offre una visuale unica sulle bellezze di ValSeriana, Val Camonica e Val Cavallina. La “Big Bench del Doppio Lago” è la numero 294 del circuito internazionale ideato da Chris Bangle e si trova a poca distanza dal Rifugio Malga Lunga, sede del Museo Storico della Resistenza Bergamasca. Non mancano i percorsi in quota: con pochi sforzi possiamo raggiungere i vicini Monti Sparavera e Grione, mentre i più allenati possono toccare, transitando dalla Baita del Monte Alto, l’altopiano del Farno e il Rifugio Parafulmine. In ogni caso non resteremo delusi. Un picnic da questo balcone panoramico è qualcosa che resterà scolpito nella memoria.

Pineta di Clusone

La Pineta di Clusone

La Selva di Clusone è il luogo ideale per un picnic con la famiglia, per chi cerca pace e quiete o per chi, semplicemente, vuole concedersi una passeggiata immerso nella natura. In estate, il fresco della pineta è un ristoro: al suo interno sono disponibili oltre 20 chilometri di tracciati pedonali, a cui si devono aggiungere quelli del circuito di skiroll e della Pista Ciclopedonale della ValSeriana. Da segnalare anche il “Percorso Vita” tracciato ad anello, della lunghezza di circa 1,5 km e quasi tutto in piano: si compone di ventun postazioni con cartelli ed attrezzi per eseguire i vari esercizi. Il sentiero è largo, segnato dai bollini verdi sugli alberi. I percorsi attraversano un bosco misto di pino silvestre, abeti rossi e latifoglie che costituisce un ambiente di elevato valore forestale e paesaggistico. Passo dopo passo ci si trova immersi una miriade di profumi e colori: fiori di ogni tipo, dai delicati ciclamini selvatici, fino alle fragoline di bosco. Per la gioia delle famiglie non mancano i punti di sosta, con fontanelle e aree attrezzate per il picnic, tutte dotate di tavoli e panchine.

Monte Poieto

Il Monte Poieto con il suo rifugio

Si dice che se Heidi dovesse mai cambiare casa, è proprio qui che si trasferirebbe: in cima al Monte Poieto. A 1.300 metri di quota ci attendono un rifugio, un parco giochi, diversi sentieri per il trekking ma sopratutto bellissimi prati verdi, che in questa stagione si fondono con il cielo azzurro della ValSeriana. Come non soffermarsi per un picnic? Possiamo raggiungere l’altopiano da Aviatico con l’ausilio della cabinovia, attiva dalle 9 alle 18.30 nei giorni di apertura del rifugio Monte Poieto, o con una passeggiata di circa 45 minuti. Il sentiero parte a fianco della cabinovia, salendo nel bosco fino a raggiungere il verde altopiano e il suo impagabile panorama. I più piccoli non resteranno delusi: poco lontano dal rifugio troviamo un recinto con le caprette e alcuni daini. Accanto trova posto un bellissimo e attrezzato parco giochi.

Rusio – Castione della Presolana

Il borgo di Rusio

Se cerchiamo pace e silenzio siamo nel posto giusto. Rusio è una piccola frazione del comune di Castione della Presolana, dal quale dista solo 2 chilometri. Qui il tempo si è fermato e ancora oggi è uno dei pochi esempi di architettura contadina; l’antico nucleo agricolo ha infatti conservato una struttura urbanistica che ricorda le contrade dei secoli scorsi. Le case rurali e le viuzze si concentrano intorno alla chiesetta di San Giacomo, collocata al centro del borgo, piccolo e tranquillo. Rusio non è solo la destinazione per qualche ora di relax, ma è anche il punto di partenza ideale per le escursioni verso la Via del Latte, il Rifugio Olmo, la bellissima Valle dei Mulini e la vicina chiesetta di San Peder.

I luoghi per concedersi un panoramico picnic non mancano: possiamo fermarci ai piedi dell’abitato, in prossimità del ruscello, oppure continuare verso il paese. Se decidiamo di raggiungere la chiesetta di San Peder dobbiamo affrontare un tratto nel bosco: il sentiero è breve (circa 20 minuti) ma piuttosto ripido. La fatica è ripagata da un panorama stupendo: la piccola pieve si trova arroccata su uno sperone che domina la Valle, regalando un paesaggio davvero mozzafiato sulle Orobie bergamasche. Sul retro, un bellissimo balcone erboso regala una vista impagabile sul Pizzo Corzene, montagna “sorella” della Presolana.

Castagneti del Misma

I castagneti secolari di Pradalunga

Bastano pochi passi per lasciarsi alle spalle il frastuono della città. I castagneti di Pradalunga, posti ai piedi del monte Misma, possono essere raggiunti con pochi sforzi dal Santuario della Forcella, panoramica chiesa eretta nel 1600 lungo l’antica Via Mercatorum. In circa 15 minuti di cammino possiamo raggiungere la Baita Pratolina: ci attende un paesaggio da fiaba, caratterizzato da castagni secolari e prati in fiore. Un piccolo paradiso che gli alpini di Pradalunga, ormai da anni, curano con amore. Qui possiamo soffermarci per un picnic in mezzo al verde, oppure possiamo continuare lungo “Le vie del Misma” alla scoperta della terrazza panoramica che più ci aggrada. In questo caso abbia- mo solo l’imbarazzo della scelta: lungo il sentiero si alternano gli scorci panoramici, sulla bassa ValSeriana e sulle montagne bergamasche.

Laghetto di Babes – Valcanale

Il Laghetto di Babes a Valcanale

Prati verdi, ponti in legno, ruscelli, cascatelle e il severo panorama offerto dai monti Secco e Fop. Il laghetto di Babes si trova nella contrada omonima, frazione di Valcanale, a pochi chilometri dal rifugio Alpe Corte, in comune di Ardesio. In questa stagione è una meta apprezzata da escursionisti, famiglie e bambini; tantissimi affollano le sue rive verde smeraldo per un picnic al fresco, circondati dalla natura e dalle sue bellezze.

In prossimità dello specchio d’acqua si trova un chiosco, servito da ampio parcheggio, ma anche tavoli, panchine e sdraio. I bambini possono trasformarsi in piccoli esploratori e scoprire le bellezze della pineta con facili passeggiate, mentre escursionisti e camminatori possono approfittare dei sentieri che risalgono in direzione delle montagne che abbracciano la zona.

Pian del Vione a Colere

Siamo nella solitaria e selvaggia Val di Scalve, ai piedi di una montagna che nei secoli è diventata leggenda: la Presolana. Si racconta che il Pian di Vione ospitò la più sanguinosa battaglia del Nord Italia, combattuta tra i franchi cattolici dell’imperatore Carlo Magno e gli uomini pagani del re Cornelio Alano, signore di Breno. Quest’ultimo, rifiutando con un manipolo di cavalieri la resa ai franchi e la conversione al cattolicesimo, si rifugiò dopo un estenuante assedio del castello di Breno, in Val Decia, oggi Val di Scalve. Ora questo luogo è il regno della pace e del silenzio. Il pianoro si trova all’inizio del Sentiero della Guaita, che conduce anche al Rifugio Albani, ed è raggiungibile dal centro del paese in circa 10 minuti. Da una decina di anni il Pian del Vione è tornato all’antico splendore con il recupero della pineta, la pulizia di prato e bosco, la posa di tavoli, panche e barbecue. Per gli appassionati d’arrampicata c’è anche un’attrezzata falesia in memoria dell’alpinista colerese Roby Piantoni.

Articolo e foto di Angelo Corna per VALSeriana & Scalve Magazine – estate 2023