La chiesa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista

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La chiesa di Ogna è dedicata a San Giovanni Evangelista e risale al XVI secolo. Il primo documento in cui viene citata risale al 1520, quando venne eretta a parrocchia. Nel 1575, in occasione della visita pastorale dell’allora Arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, la chiesa si presentava in cattivo stato di conservazione. Nei decenni successivi vennero effettuati importanti lavori di manutenzione e di restauro. Degno di nota è l’altare maggiore, opera fantoniana, con due angeli marmorei scolpiti e una medaglia centrale raffigurante l’Assunzione di Maria.

Nel 1864, in occasione della visita pastorale di Mons. Pietro Luigi Speranza, Vescovo di Bergamo, la chiesa subì un ulteriore restauro con l’innalzamento della torre campanaria.

Un secolo più tardi altri lavori vennero effettuati dai fratelli Taragni (figli del decoratore Fermo Taragni).

La chiesa si sviluppa a croce latina con un’unica navata, suddivisa in quattro settori da altrettante lesene con capitelli e coperta da una volta a botte. All’interno si possono trovare opere di Domenico Carpinoni e una di Carlo Ceresa raffigurante San Narno, primo Vescovo di Bergamo, originario di Ogna, oltre che una rara lanterna in legno dorato risalente ad un periodo compreso tra il XVI ed il XVII secolo, un inginocchiatoio del XVIII secolo e una pisside in bronzo eseguita nel 1590. Le pale dei due altari laterali, dedicate a San Lorenzo e alla Madonna del Rosario, rispettivamente con le statue in legno laccato dei Santi Domenico e Caterina e del beato Alberto di Villa d’Ogna e S. Lucia sono di bottega fantoniana.

Opera di notevole rilevanza culturale è l’organo la cui storia è antica: il primo organo fu costruito nel 1790 dalla ditta Perolini di Villa d’Ogna mentre lo strumento attualmente in uso risale al 1926.
Nel 1869 viene infine costruita la Nicchia di S. Luigi, venne abbassato il pavimento di mezzo metro circa, fu eretta la seconda sacrestia di fianco alla facciata e fu costruito ex novo l’altare dell’Immacolata.

Ora, usciti dalla chiesa potete incamminarvi verso il torrente Ogna per scoprire altre curiosità sulla storia della frazione.

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