Laboratorio-Museo Pietre Coti di Pradalunga

Pradalunga | Punti di interesse

Le coti di Pradalunga, un piccolo paese della Valle Seriana in Provincia di Bergamo nel Nord Italia, sono pietre dalla strana e particolare forma affusolata. Utilizzate fin dall’antichità per affilare gli utensili da taglio, sono composte da un equilibrato amalgama di minerale “duro” derivante dai resti di organismi a scheletro siliceo e di un minerale “tenero” cementante che permette di affilare le lame senza rovinarle, né consumarle troppo.

Da secoli a Pradalunga, l’arte dell’escavazione e della lavorazione della pietra cote è tramandata di padre in figlio. In epoca romana, I secolo d.C., Plinio il Vecchio (famoso scrittore, ammiraglio e naturalista) afferma che in Italia si producevano le “aquaries cotes”.

La loro produzione a Pradalunga e in Valle Seriana è documentata negli Statuti di Bergamo del 1248 e le pietre coti si esportavano, già a quell’epoca, in Europa del Nord, attraverso Bellinzona e Trento e via Genova nei paesi oltremare. Per non perdere la memoria delle nostre tradizioni, la Ligato Fratelli  F. & M. s.n.c., ha continuato fino al 2023 la secolare produzione di famiglia delle storiche ditte GAVAZZI / PICCININI ha conservato nell’originale opificio strumenti, oggetti e reperti storici dell’antica lavorazione.

L’industria Edoardo Gavazzi fu G.B. si affermò come una delle più importanti produttrici di pietre coti, con marchi di fabbrica riconosciuti in tutto il mondo, conseguendo diversi riconoscimenti in fiere nazionali ed internazionali.

Il museo è ricavato nelle sale dell’antico laboratorio di produzione e  mostra le diverse fasi di lavorazione delle pietre coti, ossia i manufatti usati per l’affilatura degli utensili da taglio: dall’estrazione del minerale dalle cave del Misma dei coderòcc alla sagomatura a cura dei pichècc, alla rifinitura di pertinenza delle fitadùre, alle operazioni di etichettatura, imballaggio e spedizione.

Il museo custodisce inoltre una collezione di pietre coti provenienti dalle diverse cave del territorio Bergamasco, attrezzi agricoli come falci e falcetti di diverse forme e dimensioni, gli antichi registri relativi all’assunzione del personale e agli infortuni sul lavoro, gli atti relativi al deposito dei marchi di fabbrica, il campionario completo delle etichette e delle sigle utilizzate per identificare le diverse tipologie di pietre coti.

 

Nel 2023 il comune di Pradalunga ha rilevato il complesso e nel 2024 ha istituito il Museo-Laboratorio delle pietre coti.


Possibilità di visitare il museo solo su prenotazione ai seguenti contatti: 035.767199; biblioteca@comunepradalunga.it

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