Fondazione Giusi Pesenti Calvi – ETS
Alzano Lombardo | Punti di interesse
La Fondazione Giusi Pesenti Calvi è stata fondata dal Comune di Alzano Lombardo nel 2020 al fine di ottemperare alle disposizioni testamentarie connesse all’eredità pervenuta alla città dal dottor Giuseppe Pesenti Calvi (1925-2018), tra cui la gestione e conservazione della vasta e antica proprietà “Belvedere”, della casa-museo e del suo patrimonio culturale, la prosecuzione dell’attività agricola, l’indizione annuale di Borse di Studio e del “Roving” di tiro istintivo con l’arco, oltre alla promozione di attività sociali, sportive e culturali, a partire dalla valorizzazione dell’eredità culturale propria del compendio “Belvedere” e delle sue relazioni col territorio.
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Cuore del sito è il Belvedì, edificio di antiche origini riconfigurato in residenza nel 1959 dal dott. Pesenti Calvi. La villa è una casa-museo che ospita una collezione molto articolata di dipinti, arredi, suppellettili e altri oggetti d’interesse, oltre all’archivio storico. Nella proprietà, di grande fascino paesistico, altri immobili rurali e la prima cava Italcementi.
IL FRUTTETO
Sull’ampio ciglione in alto, al margine del bosco, adiacente al viale principale di accesso alla Villa Belvedere, è posto il frutteto, in posizione strategica e soleggiata, di facile accesso. Dei vialetti preferenziali portano tra fioriture autoctone e stagionali: le specie utilizzate sono varietà antiche, tipiche dell’area bergamasca, oggi meno utilizzate, ma di grande valore dal punto di vista organolettico e di sapore dei frutti, come appunto il gelso e la vite, molto apprezzati per confetture e vini. Tra i frutti, cresceranno mele, pere, susine. albicocche, fichi, ribes. Fra i filari, alcune strisce di terreno ospiteranno specie di cereali tra cui il mais spinato di Gandino, il frumento Mentana, il miglio, il grano saraceno e l’avena. Un altro intervento mirato al miglioramento paesaggistico e di supporto per la fauna locale è l’arricchimento e la selezione delle specie del bosco adiacente al frutteto: l’operazione consiste nell’eliminazione delle specie esotiche e invasive, nella creazione di una fascia di transizione fra il bosco e il prato, con la piantumazione di specie con fioriture utili agli insetti impollinatori e bacche adatte per il sostentamento della fauna locale. Fra le specie utilizzate vi sono il corniolo, il biancospino, il nespolo, il prugnolo, il ciliegio di Nanchino, la rosa canina e il sorbo degli uccellatori. Al fine di migliorare l’efficacia del processo di impollinazione, è prevista anche un’area da dedicare alla coltivazione delle api, con il posizionamento di alcune arnie a distanza di sicurezza dal frutteto.
IL GIARDINO SENSORIALE
A mezza costa dei terrazzamenti, da un pianoro ove sorgeva un tempo il “Belvedere di Mezzo”, da cui la vista arriva a fondovalle di Alzano, è realizzato il Giardino sensoriale. Il percorso principale del giardino si presenta come una collana che abbraccia il ciglione panoramico, mentre i cinque sensi (vista, tatto, udito, gusto e olfatto) sono evocati in 5 ‘stanze verdi’ che si susseguono in direzione est-ovest nella porzione pianeggiante. Ogni stanza ha una forma circolare, circondata da variegate specie vegetali disposte su vari piani e arbusti). Tra queste rimangono aperte delle aree ‘libere’, dove sarà possibile piantare nuove specie, auspicando nella collaborazione con gli istituti scolastici della città di Alzano Lombardo, fra cui il Liceo Scientifico E. Amaldi (che accoglie un indirizzo di Scienze Applicate, Ambiente e sostenibilità), l’Istituto Comprensivo Statale ‘Rita Levi Montalcini’, Green School, e le altre realtà educative ’. La creazione del giardino sensoriale vuole rendere omaggio alla tradizione di giardinisti e florovivaisti locali, che si andarono affermando proprio a cavallo tra Otto e Novecento, costellando di specie ricercate e arredi i giardini delle belle ville dei Pesenti e dell’alta borghesia locale, e non solo.
Il sito è visitabile in occasione di eventi e visite guidate; potete vedere quelle in programma -> QUI
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