Il punto di partenza del nostro percorso è il cuore del paese baradello, più precisamente di fronte alla torre dell’Orologio nell’omonima piazza.
L’itinerario attraversa tutto l’altopiano, portandoci alla scoperta dei paesi di Piario, Rovetta, Songavazzo, Onore e Fino del Monte, per poi tornare a Clusone dopo 35 km di sali e scendi. Il Fontanino della Mamma, la Chiesetta di San Rocco e i campi di mais di Rovetta sono solo alcune delle belle zone che scopriremo!

Si tratta di un bel percorso ad anello che ci porterà a immergerci nella natura e nelle vie dei comuni dell’altopiano di Clusone in bici. Scorci mozzafiato come quelli dall’altopiano di Falecchio ci accompagneranno per tutto il percorso. Proprio questi ci faranno scordare la fatica accumulata nelle nostre gambe, spingendoci a continuare a pedalare per trovare altri panorami.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli sul percorso visitate il sito di Orobie o cliccate >QUI<.

Il tracciato con partenza e arrivo a Lovere, dura circa 4 ore percorrendo 70Km, alla scoperta di paesaggi mozzafiato e borghi incantevoli.

Nei pressi del paese di Peia l’itinerario presenta una salita impegnativa che rende questo giro medio/difficile. Il dislivello totale del percorso è di circa 1700m.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare >QUI<

Sul territorio di Lizzola (Valbondione) troverete Lizzola Bike, un fantastico bike park che offre tre tracciati di diversa difficoltà, adatti sia per i principianti che per i più esperti del downhill.

I percorsi sanno offrire irresistibili discese in quanto sono realizzati lungo le piste che d’inverno sono utilizzate per la pratica dello sci alpino, scendendo dai 2000 m sino ai 1250 m del paese.

Insomma, a Lizzola Bike vi aspetta un’esperienza esilarante fra salti e curve a perdifiato, immersi nella magnifica natura delle montagne orobiche!

C’è anche la possibilità di noleggiare tutta l’attrezzatura direttamente in biglietteria.

Si parte dal Parco Vulcano di Selvino e si pedala verso il Monte Purito; chiuso il periplo ci si dirige verso Aviatico. Passando dai piccoli borghi di Ama e Amora, il percorso ci conduce verso la vetta del Monte Poieto dove l’omonimo Rifugio ci accoglie per una pausa. Si scende ora fino ai piedi del monte passando sotto la cabinovia e si torna al punto di partenza.

Fondo: asfalto e sterrato
Lunghezza: 23 km
Difficoltà: media
Durata: 4h
Dislivello: 1200 mt
Si consiglia di scaricare la traccia del percorso

Punto di partenza è la stazione dei pullman di Vertova (via Stazione). Dalla stazione si imbocca, dopo aver attraversato parte del centro, la strada che conduce al Rifugio degli Alpini di Cavlera.
Superato il rifugio si prosegue lungo il sentiero e, pedalando su mulattiere e strade, si incrocia la strada di Barbata. Raggiunta la strada si continua verso la Chiesa della Madonna della Mercede, punto molto panoramico sulla Valle del Riso e sull’Altopiano di Clusone.
Si scende imboccando la strada sterrata che si addentra nel bosco e da qui la lunga discesa tecnica ci porta verso la statua del Cristo Redentore. Si scende ancora fino alle prime case della frazione Riso e si raggiunge poi la chiesa di Chignolo. Superata la chiesetta di Ortello (altro punto panoramico) si segue tutta la carrareccia che porta a valle, fino a ricongiungersi alla strada percorsa in precedenza per salire a Chignolo.
Scesi a Riso di Gorno, si imbocca la pista ciclabile che conduce a Ponte Nossa, da qui si seguono le indicazioni per Vertova.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare > QUI < (Percorso n.1)

Percorso pubblicato in collaborazione con

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Fondo: asfalto, sterrato e sentiero
Lunghezza: 33 km
Difficoltà: medio-difficile
Durata: 2h
Dislivello: 1280 mt
Questo percorso è indicato per ciclisti con esperienza, si consiglia di scaricare il gpx e la descrizione completa.

Il punto di partenza è il Piazzale degli Alpini di Schilpario. Si imbocca la strada che porta al Passo del Vivione e, tramite percorsi sterrati, si raggiunge la zona delle Miniere Gaffione.
Proseguendo si raggiunge il Rifugio Baracca Rossa e si svolta poi a sinistra in corrispondenza della segnaletica CAI per l’ingresso del Sentiero Lungo. Da qui si seguono fedelmente le indicazioni e i segnavia CAI 419 fino a raggiungere la Malga di Epolo. Si procede seguendo sempre la segnaletica Sentiero Lungo fino a raggiungere il Roccolo della Clusorina.
Si riprende a seguire il sentiero veloce e tecnico fino a raggiungere al “prato del Colle”, da qui una ripida e sconnessa strada sterrata porta fino alla Chiesetta degli Alpini di Azzone. Si segue la strada sterrata fino a raggiungere l’asfalto e si torna al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare > QUI <  (Percorso n.1)

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Fondo: asfalto, sterrato e sentiero
Lunghezza: 28 km
Difficoltà: medio – difficile
Durata: 2,5/3h
Dislivello: 1700 mt
Si consiglia di scaricare il gpx e la descrizione completa.

Il punto di partenza è Azzone. Superato il centro abitato, si seguono le indicazioni per la Riserva Naturale dei Boschi del Giovetto, seguendo fedelmente la strada sterrata completamente immersa nella natura. Superata la segheria, si prosegue lungo la strada sterrata fino a raggiungere il Passo del Giovetto di Paline. Da qui si prende una lunga e veloce discesa fino a raggiungere la strada asfaltata. Dopo vari bivi si trovano le indicazioni per il Lago di Lova che si raggiunge per ammirare il panorama e per una breve sosta. Si ritorna indietro poche centinaia di metri e si imbocca il primo bivio a destra, proseguendo sempre avanti ancora in forte salita fino a dove la strada spiana e si incontra la deviazione. Si raggiunge poi il Rifugio San Fermo, e da qui le indicazioni portano alla croce del Costone. Si pedala in discesa fino al Roccolo del Giovetto, al Passo del Giovetto per poi tornare al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare > QUI < (Percorso n.3)

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Fondo: asfalto, sterrato e sentiero
Lunghezza: 30 km
Difficoltà: medio – difficile
Durata: 2,5 h
Dislivello: 1960 mt

Il tour porta i bikers ai piedi della regina della Orobie, la Presolana. Le salite e i tratti impegnativi sono ampiamente ricompensati dai panorami unici.

Il percorso parte dalla località di Rusio, raggiunge i piedi della Presolana costeggiando la Baita Campo (dove è presente una colonnina di ricarica) e continua per la Malga Presolana.

Raggiunte le sorgenti della Mesclusa si sale verso il Colle Presolana (tratto impegnativo, E-BIKE DA SPINGERE A MANO) per poi riscendere e imboccare la strada che conduce alla Malga Cornetto. Al termine della discesa si raggiunge il Passo della Presolana e, tramite il sentiero di Castel Orsetto (dove troviamo il famoso Salto degli Sposi), si giunge al Monte Pora, località Vareno.

Qui si può decidere se salire al Monte Pora per un pranzo nei rifugi in quota o rientrare, tramite strada, al Santuario di Lantana. Da Lantana si rientra su strada al punto di partenza.

Fondo: asfalto e sterrato
Lunghezza: 25 km
Difficoltà: difficile
Durata: 3,5h
Dislivello: 1100 mt

Questo percorso vi regalerà delle vedute davvero suggestive, passando dalla graziosa Chiesa dei Disciplini di Rovetta al più rustico “Ager” di Songavazzo, per poi scoprire i rigogliosi parchi di Onore e i vasti campi di S.Lorenzo.

Per tutti i dettagli cliccate qui.

Da qui svoltiamo a sinistra e procediamo con attenzione in contromano fino al raggiungimento del sottopassaggio. Usciti dal sottopasso entriamo nel centro storico; in Piazza Paradiso teniamo la destra e risaliamo il paese. Procediamo in leggera salita fino a raggiungere piazza Baradello e attraversiamo il paese fino a raggiungere l’incrocio con via F. Fogaccia. Qui svoltiamo a destra imboccando una discesa di circa 200 m che costeggia il meraviglioso Palazzo Fogaccia fino ad arrivare a un bivio: qui svolteremo a sinistra e allo STOP di nuovo a sinistra. Si procede per pochi metri fino a raggiungere l’attraversamento pedonale, da affrontare scendendo dalla bicicletta.

Risaliti in sella ci dirigiamo su strada verso il cimitero e lo costeggiamo. Raggiunto lo STOP svoltiamo a sinistra su una strada poco trafficata. Dopo 1 km circa manteniamo la sinistra e procediamo sempre dritti. Arrivati su sterrato, svoltiamo a sinistra e costeggiamo i campi su un sentiero protetto dagli alberi. Procediamo dritti fino a costeggiare il campo sportivo di Rovetta, transitando nel suo parcheggio. All’intersezione con la strada provinciale saliamo sul marciapiede ciclopedonale che la costeggia in direzione SUD per 300 m. Svoltiamo poi a destra e procediamo per 500 m, prima su asfalto e poi su sterrato fino a raggiungere un sottopasso, lo attraversiamo e procediamo in salita a destra.

Pedaliamo in direzione SUD verso una piccola chiesetta, la passiamo sulla sua destra e imbocchiamo la pista ciclabile in discesa. Dopo 200 m, all’incrocio proseguiamo dritti fino a raggiungere la strada, dove svoltiamo a destra e procediamo in direzione SUD. Prima del successivo incrocio entriamo sulla pista ciclabile a destra che ci porta all’attraversamento. Procediamo in direzione SUD e, tornati sulla strada, continuiamo nella stessa direzione fino all’imbocco del sottopasso alla nostra destra.

Dopo il sottopasso svoltiamo a destra e procediamo per 1,5 km circa fino alla località la Spessa. Davanti a noi troviamo la pizzeria La Braceria che costeggiamo alla sua sinistra e dopo circa 20 m imbocchiamo la strada alla nostra destra che procede in piano tra i campi.
Al termine del tratto rettilineo svoltiamo a destra, proseguiamo fino al prossimo incrocio dove svoltiamo a sinistra. La strada costeggia i campi di Clusone per più di 1 km al termine del quale, dopo una serie di curve, raggiungiamo l’incrocio in leggera salita.

Qui svoltiamo a sinistra e procediamo sulla pista ciclabile della ValSeriana in direzione Bergamo. Superata località Busgarina e il laghetto saliamo sul ponte che incontriamo sulla destra ed entriamo nella pista di skiroll. Procediamo rispettando il senso di marcia facendo attenzione all’impegnativa salita di 50 m circa. Scollinando, procediamo dritti in discesa, costeggiamo l’area picnic mantenendo la destra e risaliamo fino a raggiungere il ponte sulla strada provinciale. Attraversato il ponte procediamo prima in salita, poi in leggera discesa per 1 km.

Raggiunto l’incrocio in prossimità del Parco Avventura, svoltiamo a sinistra e scendiamo fino al vecchio chiosco. Transitiamo davanti al chiosco tenendolo alla nostra sinistra e procediamo su un tratto rettilineo di 300 m. All’intersezione svoltiamo a sinistra e scendiamo per 100 m. In prossimità di un grande prato svoltiamo a destra. Raggiunta la Chiesetta dei Morti Vecchi procediamo sempre dritti, raggiungiamo la pista d’atletica dei Prati Mini e procediamo ancora dritti fino allo STOP.
Utilizziamo l’attraversamento pedonale alla nostra sinistra per attraversare la strada provinciale. Dopodiché procediamo a sinistra per 100 m su strada e imbocchiamo la pista ciclabile che procede nella stessa direzione. Terminata la pista ciclabile procediamo a lato strada per 100 m e, in prossimità del centro commerciale, svoltiamo a destra. Costeggiamo il fabbricato sulla destra e procediamo sulla stradina asfaltata. All’incrocio svoltiamo a sinistra e ci troviamo sull’ ultimo tratto della ciclabile della ValSeriana. Continuiamo in direzione Clusone seguendo le indicazioni.

A questo punto, raggiunto il capolinea della Ciclovia, abbiamo chiuso l’anello.

Il tracciato si svolge per la maggior parte su asfalto, interrotto da brevi tratti di strada sterrata con fondo regolare.

Lunghezza: 17 km
Difficoltà: medio-facile
Durata: 2h
Dislivello: 250mt

Scopri qui gli tutti gli itinerari ideali per le tue uscite in bicicletta

L’itinerario parte con una strada leggermente in salita che attraversa il paese fino a raggiungere l’incrocio con via F. Fogaccia dove si svolta a destra imboccando una discesa di circa 200 mt che costeggia il meraviglioso Palazzo Fogaccia fino ad arrivare a un bivio dove svoltare a sinistra e allo stop di nuovo a sinistra. Si procede per pochi metri fino a raggiungere l’attraversamento pedonale, da affrontare scendendo dalla bicicletta.

Risaliti in sella, ci si trova fuori dal centro e si imbocca la strada che porta fino al cimitero. Raggiunto lo stop, si attraversa la strada immettendosi sulla pista ciclopedonale in asfalto che procede in direzione sud, mantenendosi sul largo marciapiede per 50 mt fino a spostarsi sull’alto lato della strada all’attraversamento pedonale.
Qui si pedala nell’ampia area a lato strada che porta fino all’imbocco del sottopassaggio che si attraversa per poi seguire la strada fino a raggiungere una cappelletta dove è possibile imettersi sulla pista ciclopedonale.

Terminato il tratto ciclabile si svolta a destra e si procede dritti per 200 mt. Raggiunto un piccolo gruppo di case si continua su asfalto tra i campi dell’agro clusonese che ci conducono fino alla località La Spessa.
Qui, superata una pizzeria, si svolta a sinistra e ci si ritrova a pedalare nuovamente tra distese di coltivazioni per circa un chilometro fino a raggiungere l’ultimo tratto della ciclovia della ValSeriana che nel suo ultimo tratto offre un’area picnic con parco giochi ai piedi del Monte Crosio.

Una volta raggiunto il capolinea della ciclabile, allo stop si svolta a destra fino a raggiungere il sottopassaggio che si attraversa per tornare nel centro storico di Clusone, passando per piazza Paradiso, piazza Uccelli e arrivando fino a piazza Baradello. E qui si chiude l’anello.

Il tracciato si svolge per la maggior parte su asfalto, interrotto da brevi tratti di strada sterrata con fondo regolare.

km 8
durata 1h
dislivello: 150 mt

Anche i più piccoli possono provare le emozioni del Canyoning e diventare esploratori delle acque delle nostre valli. Questi i percorsi che regalano forti emozioni e faranno conoscere ai bambini, in totale sicurezza, un mondo finora inesplorato fatto di cascate, scivoli e pozze di acqua cristallina.

Fiumenero: una meravigliosa forra a pochi chilometri da Valbondione racchiude un toboga naturale di 20m.

Valgua: vicino ad Albino, natura e divertimento fra gamberi, trote e salamandre.

Nese: una valletta ad Alzano Lombardo con pozze e marmitte uniche nel loro genere.

N.B.: l’attività è consigliata dai 10 anni di età, in presenza di un genitore e con altezza minima 1,30m.

Info e prenotazioni:
INFOPOINT ValSeriana e Val di Scalve
Via Europa, 111/c, Ponte Nossa
Tel. 035.704063
infopoint@valseriana.eu
Acquista qui

BOB, TUBBIES E MTB

Una valle di divertimento per i più piccoli. Provate il brivido della discesa in tutta sicurezza, la scelta è ampia fra piste di bob estivo e discese con i tubbies (ciambelle giganti), e per gli appassionati di mountain bike non mancano appositi percorsi. Scoprite le molteplici proposte: quattro le località in ValSeriana che vi consigliamo per soddisfare la voglia di adrenalina e percorsi avventurosi:

Castione della Presolana – Località Donico
Pista di bob estivo, tiro con l’arco, tappeti elastici e pista di tubbies
Orari e prezzi estate:
Apertura tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.30, sabato e domenica orario continuato dalle 9.30 alle 18.30.
– Corsa singola: 3€
– 4 corse: 10€
– 6 corse: 13€
Dal 10 settembre al 31 ottobre aperta solamente il weekend (chiusa in caso di pioggia) dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.00.
Possibilità di noleggio di ebike . Info 339.3270717

Selvino – Località Monte Purito
Pista di tubbies, parco avventura e percorso sensoriale

Alzano Lombardo
Bike park presso Barcicletta, skate park nelle immediate vicinanze

Tratto di Ciclabile Ranica – Albino:
Difficoltà: facile
Lunghezza: 8 km
Dislivello: 30 m circa
Punto di partenza: parcheggio TEB Ranica, accanto all’MD (via S. Dionisio, 2)
Punto di arrivo: parcheggio Stazione capolinea TEB di Albino (Piazzale Falcone e Borsellino)
Percorso segnalato con appositi cartelli direzionali

Possibilità di andata o ritorno con la TEB (Tramvia Elettrica Bergamasca)
Info e biglietti:
www.teb.bergamo.it/in-bici-sul-tram

Tratto di Ciclabile Gromo– Valbondione:
Difficoltà: medio
Lunghezza: 12km
Dislivello: 240 m circa
Punto di partenza: Parcheggio sotto il castello di Gromo (Strada Provinciale 49, 36)
Punto di arrivo: Ostello Casa Corti di Valbondione (via Casa Corti, 2)

Percorso segnalato con appositi cartelli direzionali

Possibilità di andata o ritorno con trasporto privato.
Info e prenotazioni trasporto:

Autonoleggio Salvoldi e Taxi Presolana

Percorso ad anello “Altopiano Tour” di Clusone
Difficoltà: medio facile
Lunghezza: 17km
Dislivello: 400 m circa
Punto di partenza e arrivo: Inizio della ciclabile di Clusone (incrocio fra via Sant’Alessandro e via Bono da Castione)

Percorso segnalato con appositi cartelli direzionali

Percorso ad anello “Family Tour” di Clusone
Difficoltà: facile
Lunghezza: 8 km
Dislivello: 170 m circa
Punto di partenza e arrivo: Inizio della ciclabile di Clusone (incrocio fra via Sant’Alessandro e via Bono da Castione)

Percorso segnalato con appositi cartelli direzionali, dettagli qui

Il nostro itinerario parte in salita, su una strada asfaltata che porta al Passo del Vivione. Superati i campi da tennis e da calcio, nei pressi della sede del soccorso alpino, abbandoniamo la strada principale e svoltiamo a destra, seguendo in leggera discesa la strada asfaltata.

Prima del piazzale manteniamo lo sguardo a sinistra e imbocchiamo il largo sterrato in salita. Dopo circa 200 mt incontriamo una successione di tre bivi: al primo teniamo la destra, al secondo la sinistra, imboccando la strada in leggera salita e a quello successivo, dopo un tratto pianeggiante, svoltiamo ancora a sinistra.  Percorriamo un ponte e seguiamo in salita un tratto di strada con pendenza crescente fino alla sommità.

In corrispondenza di un altro ponte proseguiamo in discesa, mantenendo la destra e, dopo un primo tratto pianeggiante, giriamo a sinistra e subito dopo a destra, riprendendo a salire. Giunti in corrispondenza di un torrente, lo attraversiamo e imbocchiamo un tratto rettilineo lungo la linea di massima pendenza che, con alcune vigorose pedalate, ci ricongiunge all’asfalto.

Proseguiamo a destra, percorrendo la lunga ma tranquilla salita di 8 chilometri che ci porta al Passo del Vivione. Raggiunto il Passo prendiamo a sinistra la strada che aggira il laghetto, seguendo la segnaletica CAI 415 per i laghetti delle valli e proseguiamo diritti. Dopo un guado manteniamo la sinistra, portandoci verso la malga che oltrepassiamo, per seguire la traccia di sentiero fangoso e poco marcato, puntando al piccolo ponticello di legno.

Superato il ponte seguiamo fedelmente il sentiero che sale sulla destra e che ci obbliga per venti minuti a numerosi cambi d’assetto spinta/pedalata, costringendoci in alcuni casi al trasporto in spalla della nostra MTB. Dopo questo primo tratto impegnativo seguiamo il sentiero ormai in discesa e, dopo aver superato i tre laghetti, iniziamo il secondo tratto, più impegnativo ed esposto del precedente.

Ciò ci obbliga ad alzare il livello di attenzione, in particolare nei primi quindici minuti, nei quali siamo costretti a portare la MTB a spinta. La seconda parte diventa invece adrenalinica e ciclabile, anche se le radici e la pendenza del sentiero molto tecnico mette a dura prova i nostri freni, obbligandoci a fare qualche sosta.

Seguendo fedelmente la segnaletica CAI ci ritroviamo a Schilpario, proprio di fronte alla casetta del soccorso alpino. Attraversiamo l’asfalto e imbocchiamo lo sterrato sul ponte, per riscendere sul sedime della pista di sci, mantenendo la stessa direzione e riprendendo quota a fianco del torrente. Svoltiamo a destra lungo la strada pianeggiante che, diventando asfaltata, ci porterà al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n. 12).

Percorso pubblicato in collaborazione con

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Continuiamo sulla strada asfaltata fino alla sommità della salita raggiungendo le ultime case del piccolo borgo. Procediamo tenendo la destra per riprendere la strada sterrata e la seguiamo fino a raggiungere una cascina ristrutturata; proseguiamo imboccando il sentiero fino ad incrociare la strada sterrata. Svoltiamo a sinistra fino ad incrociare la strada asfaltata in località Magnone e prendiamo la strada a destra e, dopo aver percorso circa 300 metri, svoltiamo nuovamente a destra in corrispondenza di una curva. Scendiamo una serie di scalini in cemento e riprendiamo il sentiero che seguiremo fedelmente fino al cimitero di Teveno.

Procediamo a sinistra sulla strada asfaltata fino ad incrociare la strada principale e svoltiamo a destra, rimanendo su asfalto, per superare il ponte sulla Strada Provinciale. Dopo averlo attraversato prendiamo l’impegnativa discesa su strada sterrata sulla destra che ci porterà alla centrale elettrica di Valbona. Proseguiamo sullo sterrato fino ad incrociare di nuovo l’asfalto e lo seguiamo, superando la zona industriale, in località ponte formello. Allo stop svoltiamo a destra in direzione Dezzo di Scalve e, poco prima del bivio per il Passo della Presolana, prendiamo a destra Via de O e procediamo affrontando la salita in parte cementata e in parte sterrata.  Oltrepassiamo il percorso vita e le prime abitazioni e, raggiunta la strada asfaltata, seguiamo il tratto pedonale che ci porterà al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n.3).

Percorso pubblicato in collaborazione con

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Oltrepassiamo l’ex colonia e continuiamo sulla strada che porta alla Tribulina dei Morti, seguendo il sentiero 545 che scende ripido nel bosco fino a Campo d’Avena. Usciamo dal bosco e attraversiamo il prato fino alla baita sulla destra, dove troviamo la strada sterrata che seguiamo fino all’incrocio con quella che sale da Val Piana. Al bivio svoltiamo a sinistra, pedalando fino al rifugio Malga Lunga, dove seguiamo la strada sterrata che ci porta prima al Monte Sparavera, e successivamente in località Monticelli, tenendoci sempre a sinistra a ogni deviazione.

Seguendo la medesima sterrata arriviamo a una corta e ripida discesa in cemento, conclusa la quale svoltiamo a destra, prima su sterrato e poi su asfalto, seguendo le indicazioni per la località Poiana. Oltrepassiamo la piccola Chiesa di San Rocco e, superata la curva, proseguiamo dritti fino al secondo incrocio dove svoltiamo a sinistra: di fronte a noi troviamo la mulattiera che seguiamo fino al suo termine. Dopodiché, scendiamo verso il cimitero e prendiamo la scalinata sulla destra che conduce a Peia Bassa. Proseguendo sempre dritti, allo stop ci immettiamo in via Peia Bassa e successivamente in via Locatelli; oltrepassiamo le scuole e l’oratorio e ci immettiamo in via Mosconi. Allo stop, svoltando a DX, torniamo al nostro punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n.10).

Percorso pubblicato in collaborazione con 

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Gli ostacoli sul percorso sono aggirabili o copiabili e quindi affrontabili con la massima sicurezza in relazione al grado di abilità!
Ma attenzione a non strafare perché è facile farsi prendere dalla GASERIA!

INFO APERTURE STAGIONE 2023  
– 8/9/10 aprile
– tutti i fine settimana nei mesi di aprile, maggio e giugno
– tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto
– sabato e domenica nei mesi di settembre e ottobre 

Le aperture sono le stesse della seggiovia e del Rifugio Vodala

Il bike Park offre servizio di noleggio dell’attrezzatura per provare l’esperienza del DownHill. A disposizione o una bici Full Suspended con forcella a doppia piastra o una bici Full Suspended con forcella a singola piastra. Anche se fare DownHill e Freeride è meno estremo di quello che molti pensano, è sempre e comunque uno sport in cui si può cadere e quindi è fondamentale proteggersi! Casco, ginocchiere e pettorina sono il minimo indispensabile per percorrere in sicurezza i tracciati!

Gli istruttori di Dirty Drop MTB School ti possono accompagnare su prenotazione scrivendo a info@spiazzidigromo.it.

La salita, su suolo sterrato-roccioso, è particolarmente impegnativa ma ci permetterà di ammirare un magnifico panorama.
Oltrepassata la pineta, continuiamo sul sentiero panoramico per il rifugio Curò, tenendo la destra del lago artificiale. Dopo pochi chilometri, raggiungiamo il rifugio Barbellino e l’omonimo lago naturale che ci regala un emozionante spettacolo, riflettendo sulla sua superficie i monti Caronella, Torena e Pizzo Strinato.

Per il ritorno si imbocca la strada dell’andata a ritroso, una lunga ed elettrizzante discesa mozzafiato!!

Testi, foto e tracciato a cura di ValleSerianaBike – descrizione originale

Proseguiamo lungo il sentiero 513 e dopo una dura salita raggiungiamo la chiesa della Madonna del Misma. Continuiamo in costa lungo il sentiero 626, che fa parte della rete di sentieri “le vie del Misma” e attraversa l’Oasi WWF Valpredina.
Raggiunto un bivio scendiamo a sinistra, superiamo la Cà Muratori ed arriviamo a Pradale. Proseguiamo diritti per carrareccia in mezzo al prato ed appena entrati ne bosco a destra lungo l’impegnativo single track (attenzione quando è bagnato!) che ci porta a Cornale.
Da qui attraversiamo il paese e riprendiamo la ciclabile in direzione Bergamo oppure prendiamo la TEB fino alla stazione di Bergamo.

Testi, foto e tracciato a cura di ValleSerianaBike –  descrizione originale

Partenza: parcheggio del borgo di Gromo.
Usciti dal parcheggio, imbocchiamo poco più avanti la strada che porta agli Spiazzi di Gromo. Raggiunta la frazione di Boario, proseguiamo sulla strada per gli “Spiazzi” per per circa 1,5 km. Arrivati a un tornante (poco dopo aver oltrepassato sulla SX un negozio di alimentari) imbocchiamo a SX via Roccolo che, dopo pochi metri, diventa strada forestale (segnavia CAI 313).

Pedaliamo immersi in un bosco di grandi conifere fino a raggiungere un pianoro erboso, attraversiamo il torrente, passiamo a fianco dell’area pic-nic e scendiamo lungo la ripida e sassosa mulattiera (segnavia CAI 309). Oltrepassate le prime case di Tezzi Alti, andiamo a SX lungo una mulattiera e attraversiamo la strada. Passiamo dietro una chiesa e, attraversata nuovamente la strada, imbocchiamo a SX la vecchia mulattiera che dopo l’ultimo attraversamento prosegue in costa fino a Gromo San Marino. Prima del ponte sul fiume Serio, svoltiamo a SX e pedaliamo sulla pista ciclabile alta ValSeriana che ci porta al punto di partenza di Gromo.

Testi, foto e tracciato a cura di ValleSerianaBike – testo originale

Testi, foto e tracciato a cura di ValleSerianaBike – descrizione originale

1° giorno SELVINO – LOVERE   63km

Partendo da Selvino (960 l.s.m),fervente meta turistica montana caratterizzata da un’atmosfera accogliente,  raggiungerete Clusone (347 l.s.m), centro ricco di storia e cultura dove potrete vedere l’ antico Orologio Planetario, per poi finire il vostro percorso a Lovere (208 l.s.m), rilassandovi con una cena o una camminata sul lago.

2°giorno LOVERE – SCHILPARIO   44km

Il secondo giorno vi aspetta una lunga salita dal lago verso Schilpario (1124 l.s.m), nella Val di Scalve. Schilpario è un borgo caratteristico incastonato nella cornice delle Orobie bergamasche. Qui avete la possibilità di visitare il vecchio mulino (presso il museo etnografico) o per i più avventurosi di addentrarsi nei percorsi delle miniere.

3°giorno SCHILPARIO – ROVETTA- VALBONDIONE  55km

Da Schilpario si scende fino a Rovetta (650 l.s.m) e poi di nuovo salendo si raggiunge Valbondione (900 l.sm), che rappresenta da sempre una meta tra le più interessanti, grazie alla sua collocazione di rilievo all’interno del Parco delle Orobie. Se siete fortunati e capitate in uno dei 5 giorni di apertura annuali,  a solo un’ora di camminata dal paese potrete ammirare le cascate del fiume Serio che con i loro triplice salto sono le più alte d’Italia e le seconde d’Europa.

4°giorno VALBONDIONE – BERGAMO  49km

L’ultimo giorno potete riposare le gambe scendendo per circa 50km lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Serio, fino a Bergamo (290 l.s.m), capoluogo della provincia. Bergamo è famosa soprattutto per Città Alta. Dalle vecchie mura potrete godere di un meraviglioso panorama della città bassa,  dei territori vicini e in lontananza delle montagne.

Per coloro che vogliono usufruire della vicinanza di Bergamo all’aeroporto di Orio al Serio proponiamo questo interessante pacchetto all-inclusive. Nella quota di partecipazione infatti è previsto sia il noleggio della mountain bike, sia il trasferimento da e per l’aeroporto, permettendo quindi di godersi la vacanza senza nessun tipo di preoccupazione.

Il pacchetto include anche mappe e informazioni sul percorso, alloggio e prima colazione per le 4 notti (possibilità di mezza pensione) – 1 persona 516€ / 2 persone 744€ – Prezzo per gruppi su richiesta – Mezza pensione €100 a persona

Seguiamo la strada principale che attraversa il centro di Vilminore e, dopo aver attraversato la piazza Papa Giovanni XXIII, manteniamo la sinistra imboccando via Locatelli. Dopo il tornante, all’incrocio, svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Colere fino a raggiungere la chiesetta di San Carlo, riconoscibile dall’insolito intonaco azzurro. Pochi metri prima della chiesetta, prendiamo a destra la strada sterrata in salita e seguiamo le indicazioni per Ponte Gleno. Raggiunta l’area attrezzata manteniamo la sinistra verso il ponticello di cemento e, dopo averlo superato, seguiamo fedelmente il sentiero sconnesso fino alla frazione Nona.

Arrivati all’ingresso di Nona, al primo incrocio svoltiamo a destra, percorrendo la strada asfaltata e subito dopo a sinistra, imboccando via Manina e percorriamo la lunga salita seguendo le indicazioni per il passo Manina. Arrivati nelle vicinanze della baita rossa, al bivio svoltiamo a sinistra in discesa e poi subito in forte salita seguendo il sentiero per il passo della Manina, fino a raggiungere un altro bivio.

A questo punto consigliamo una visita alla vicina chiesetta del Passo della Manina, dalla quale si osservano, oltre al panorama sulla Valle di Scalve, alcuni interessanti scorci sul territorio dell’alta ValSeriana.

Scendendo di nuovo al bivio svoltiamo a destra, imboccando il sentiero CAI 407 che seguiamo fedelmente, talvolta in sella talvolta portando a mano la MTB, fino alla prima pozza d’acqua. Da questo punto, ricominciamo a pedalare e continuiamo in discesa seguendo la segnaletica CAI 407, superando le baite di Barbarossa alta e bassa e, percorrendo il sentiero in forte discesa, seguiamo lo sterrato fino alle prime case di Teveno. Mantenendo la sinistra superiamo il centro del paese fino alla strada principale, nei pressi di un’antica stazione della teleferica. Svoltiamo a sinistra e seguiamo la strada asfaltata fino ad una curva a gomito, alla quale svoltiamo a destra, lungo la mulattiera, fino a raggiungere la piazzetta di Bueggio dove troveremo una fontana. Procediamo a destra, sempre in discesa, lungo un percorso pavimentato in pietra e, dopo aver attraversato un suggestivo ponte coperto in legno, proseguiamo in salita fino a raggiungere l’asfalto. Svoltiamo a destra superando la chiesa di San Carlo e, arrivati alle prime abitazioni di Vilminore, giriamo a destra, percorrendo via IV Novembre, e puntiamo a raggiungere la chiesa principale, mantenendo il campanile come punto di riferimento. Dopo essere passati sotto la grande scalinata della chiesa, non ci resta che raggiungere il punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n.11).

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Raggiunto Pian di Vione e la sua area attrezzata con panche e tavoli procediamo sullo sterrato che piega a sinistra e lo seguiamo; superata una ripida discesa e raggiunto il tornante, proseguiamo dritti seguendo le indicazioni per Castello. Arrivati ad una cascina la strada sterrata si divide e noi proseguiamo a destra sulla ripida salita che ci costringerà a spingere la MTB per qualche minuto.

La strada si restringe diventando un sentiero sul quale faremo particolare attenzione a seguire la segnaletica arancione fino a raggiungere di nuovo l’asfalto in località Valle Richetti. Svoltiamo a sinistra e allo stop proseguiamo a sinistra, seguendo la strada principale verso Colere, fino al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n.4).

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Poichè l’inizio risulta essere subito in forte salita, vi proponiamo di partire da Vilminore di Scalve per arrivare caldi a Barzesto.
Lasciamo quindi la macchina al parcheggio nei pressi del campo sportivo da tennis, di via Arciprete Figura e ci dirigiamo verso il centro del paese; all’incrocio, in corrispondenza della cappella votiva, proseguiamo a destra in salita.

Da qui inizia un saliscendi su strada asfaltata che attraversa Vilmaggiore e giunge a Barzesto dove, alla prima abitazione, prendiamo la strada sterrata in salita a sinistra. Proseguiamo nonostante il cartello di divieto di transito e manteniamo la destra lungo un tracciato ad alta pendenza fra muri a secco. Raggiunta la sommità ci dirigiamo a sinistra e acquistiamo quota, fino ad arrivare ad una cascina servita da una mulattiera che, in discesa, ci conduce all’abitato di Vilmaggiore nei pressi della Latteria Sociale di Scalve.

Dopo circa 200 metri d’asfalto, svoltiamo a destra e imbocchiamo in salita Via Piazzo Tornello fino alla fine, dove svoltiamo a destra per riprendere la strada sterrata. Dopo alcune decine di metri manteniamo la sinistra e al bivio scendiamo sempre a sinistra e, una volta superato il ponte, ci ritroviamo in un ampio prato.

Proseguiamo costeggiando il prato nella parte bassa e al termine risaliamo fino ad imboccare nuovamente il sentiero nel bosco che, dopo una breve discesa, ci conduce in una valle che superiamo. Continuiamo a seguire il sentiero che diventa una strada sterrata in forte pendenza, tanto che saremo costretti a portare la nostra MTB a mano per una decina di minuti.

Conclusa la salita, al bivio prendiamo la strada sulla sinistra e proseguiamo fino al bivio per la diga del Gleno. Non saliamo al Gleno ma continuiamo dritti, seguendo la strada fino alla frazione di Pianezza. Proseguiamo sulla strada e, al primo tornante, troviamo a destra il sentiero che ci porterà fino alla località Ponte Gleno. Da questo punto svoltiamo a destra verso il ponticello e, dopo averlo superato, continuiamo sulla strada seguendo le indicazioni per la frazione di Nona, fino alla piazzetta della chiesa principale.

Da qui prendiamo a destra la Via dei Minatori in discesa e la seguiamo fino ad incrociare la strada asfaltata dove, per pochi metri, teniamo la sinistra per poi riprendere a destra la strada che ci porterà alla frazione di Pezzolo. Raggiunta la fontana svoltiamo prima a destra e successivamente a sinistra in via Case Nuove e, dopo aver percorso alcuni metri, giriamo nuovamente a destra per seguire la bella mulattiera acciottolata in forte pendenza fino a raggiungere la strada asfaltata.

Proseguiamo a sinistra e seguiamo la strada asfaltata, mantenendo lo sguardo a destra ed imboccando la mulattiera che costeggia la strada e sbuchiamo su una curva. Dopo pochi metri ritroviamo la mulattiera, che seguiamo fino alla piazzetta di Bueggio, dove troviamo un’altra fontana. Proseguiamo lungo la stessa direzione di provenienza, scendiamo lungo un percorso pavimentato con pietra, attraversiamo un suggestivo ponte coperto in legno e proseguiamo in salita fino a raggiungere la strada asfaltata. Svoltiamo a destra, seguiamo la strada e dopo aver superato la chiesa di San Carlo arriviamo alle prime abitazioni di Vilminore. Da qui scendiamo a destra in via IV Novembre e puntiamo a raggiungere la chiesa principale, mantenendo il bellissimo campanile come punto di riferimento. Dopo essere transitati sotto la grande scalinata della chiesa, giungiamo nuovamente alla cappella votiva nei pressi del parcheggio, nostro punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n.2).

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Procediamo sulla sinistra, percorrendo la strada sterrata che si addentra nel bosco e manteniamo sempre la sinistra, fino a ritrovarci nei pressi di un ristorante, dal cui piazzale svoltiamo a destra lungo la strada asfaltata che porta al passo del Vivione. Dopo alcuni chilometri di salita, arriviamo al Rifugio Baracca Rossa che superiamo e successivamente svoltiamo a destra, seguendo le indicazioni per i Campelli.

Dopo circa 300 mt, prima del ponte, manteniamo la sinistra e seguiamo la strada sterrata che prende quota. Superiamo la prima cascina e proseguiamo lungo lo sterrato verso il Monte Gardena. Alla vista di alcuni abbeveratoi in serie, abbandoniamo la strada uscendo a destra e pochi metri prima di giungere alla vasche, manteniamo sempre la destra, iniziando la discesa verso il prato.

Teniamo la destra e seguiamo il sentiero che, qualche metro più a valle, piega a sinistra fino ad imboccare il sentiero CAI 428, che seguiremo fino ad arrivare in località Giovetto. Svoltiamo a destra e, al primo bivio, effettuiamo una variante in salita che ci porta ad un terrazzo panoramico sulle cascate del Sellero. Da qui la strada si conclude e riscendiamo lungo lo stesso tracciato.

Giunti all’incrocio svoltiamo a sinistra e seguiamo lo sterrato fino alla deviazione successiva, alla quale svoltiamo sempre a sinistra fino a raggiungere il passo dei Campelli. Pochi metri dopo il passo, svoltiamo a sinistra ed imbocchiamo la strada che sale fino il Rifugio Campione. Ripercorriamo in discesa lo sterrato fino al Passo dei Campelli e, al bivio, manteniamo la sinistra proseguendo nella discesa fino alla Madonnina dei Campelli. Da qui imbocchiamo il sentiero di fronte alla Madonnina che ci porterà al bellissimo laghetto dei Campelli alle falde del Cimone della Bagozza.

Continuiamo la nostra discesa e, prima del ponte, svoltiamo a sinistra ed oltrepassiamo due prati mantenendo la destra. Attraversiamo un torrente in secca e dopo una decina di metri svoltiamo a sinistra e successivamente ancora a sinistra, per restare sulla strada sterrata fino a incrociare quella cementata, che ci riporterà al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n.9).

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Dal parcheggio saliamo verso il centro di Castione della Presolana e, oltrepassato il municipio, svoltiamo a sinistra, seguendo le indicazioni per Rusio. Venti metri prima del parcheggio di Rusio, sempre sulla sinistra, imbocchiamo il sentiero CAI 317 (via del Latte) e lo seguiamo.

Questo primo tratto di circa 4 chilometri è molto impegnativo per il dislivello e la pendenza della strada forestale. Arriviamo e superiamo prima Malga Pozzetto e poi Malga Presolana, e da qui prendiamo il sentiero CAI 319 (via del Latte), il Pas del Soc e Malga Cornetto. In questo tratto di sentiero siamo costretti a portare la MTB per circa trenta minuti ma, arrivati alla Malga Bassa di Cornetto, possiamo risalire in sella e svoltiamo a sinistra lungo la strada forestale per raggiungere Malga Cornetto. Affrontiamo una lunga e impegnativa discesa verso il Passo della Presolana e, raggiunta la strada provinciale, andiamo a destra. seguendo la strada principale in una lunga e bella discesa che ci porterà al nostro punto di partenza.

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Terminata la ciclabile, ci immettiamo sulla strada principale, via Kennedy, e la seguiamo fino a svoltare a sinistra in via Giovanni Battista Palazzi. Procediamo per via Caselle, via Mascarelli e deviamo a sinistra in via Pradelli. Pochi metri di asfalto e imbocchiamo la strada sterrata e la salita più impegnativa del percorso, superando una serie di tornanti fino a un incrocio a tre vie. Prendiamo la strada a destra, in salita, e seguiamo lo sterrato che ci porterà fino alla chiesetta degli Alpini.

Per ritornare al punto di partenza, ripercorriamo tutto lo sterrato fino all’incrocio a tre vie, superato in precedenza, e proseguiamo diritti,  seguendo la strada sterrata che offre molti punti panoramici ma facendo molta attenzione alla deviazione successiva. Infatti qualche metro prima di raggiungere le prime abitazioni, la strada principale prosegue in discesa a destra ma noi prendiamo la strada sterrata sulla sinistra che rientra nel bosco. Superati dei capanni da caccia, lo sterrato diventa per qualche metro un sentiero che devia a sinistra, per poi ricongiungersi di nuovo allo sterrato, che seguiremo. Superiamo ancora una serie di capanni da caccia fino a raggiungere la strada asfaltata in discesa che ci porta verso il paese, fino a incrociare la via Giovanni Battista Palazzi. All’incrocio svoltiamo a destra e ripercorriamo tutto il tragitto fatto all’andata fino al nostro punto di partenza.

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Attraversate due vallette ci immettiamo nel sentiero 240 che percorriamo in discesa. Raggiunta una sbarra svoltiamo a DX prendendo una bella mulattiera; ritornati su asfalto, quando la strada piega a destra, noi imbocchiamo la mulattiera a SX. Dopo una discesa sassosa percorriamo pochi metri di strada fino alla chiesa della SS Trinità. Scendiamo lungo la mulattiera che dopo 500 metri ci porta nuovamente alla località Campella, ripercorriamo la salita fatta in precedenza per 700 metri poi a DX ed ancora a DX lungo un sentiero ripido. Raggiunto l’asfalto prendiamo a DX e dopo 50mt a SX dove una mulattiera ci porta ad una sterrata: qui andiamo a SX fino a raggiungere la provinciale SP35. Andiamo a SX ed al semaforo a DX, percorriamo il ponte ballerino di sant’Alberto: dall’altra parte ci attende la pista ciclabile alta Val Seriana che imbocchiamo andando DX e percorriamo fino al luogo di partenza di Ponte Nossa.

Testi, foto e tracciato a cura di ValleSerianaBike – testo originale

Tenendo la chiesa alle spalle, ci dirigiamo a sinistra percorrendo via Torri e successivamente deviamo a destra in via Soliva. La percorriamo tutta fino alla fine e imbocchiamo il sentiero sul quale proseguiamo fino ad incontrare un piccolo torrente che costeggiamo. Al termine svoltiamo a sinistra e proseguiamo sullo sterrato fino a raggiungere e percorrere per pochi metri la strada asfaltata prima di girare a sinistra e riprendere di nuovo lo sterrato.

Al primo bivio svoltiamo a destra, imboccando la strada in discesa che ci riporta sulla strada asfaltata e proseguiamo su Via S. Elisabetta. Attraversiamo la strada provinciale fino a raggiungere la sede del Soccorso Alpino e ci portiamo nei pressi della pista di sci nordico, seguendo la strada sterrata che lambisce il bosco sulla nostra sinistra.

Arrivati al cavalcavia, seguiamo fedelmente lo sterrato mantenendoci sulla destra fino a raggiungere via Grumello e successivamente via Paradiso. Svoltiamo a sinistra in via Trampolino e seguiamo la strada fino alla svolta per il sentiero in discesa che troviamo alla nostra destra. Ci porterà ad una valletta e, dopo aver attraversato il ponticello, svoltiamo a sinistra sul sentiero in salita che ci farà acquistare quota; al bivio successivo giriamo a destra e procediamo lungo un sali-scendi nel bosco fino a raggiungere un prato al termine del quale teniamo la destra, lungo la strada in discesa.

Al ponticello successivo proseguiamo a sinistra e, dopo aver superato il piccolo abitato di Pradella, scendiamo a destra fino ad incrociare la strada asfaltata. Qui troviamo una fontana per dissetarci e poco distante il Museo dei Minerali. Continuiamo sulla strada tenendo la destra e, dopo aver superato la cappella votiva (100 mt), prendiamo il sentiero a sinistra che scende verso il fiume. Raggiunto il torrente ci troviamo nel punto più complicato per poter riprendere il sentiero sul versante opposto. Dobbiamo passare sopra la traversa, molto spesso in secca, o nei pressi delle briglie sottostanti e procedere dritti fino a ritrovare il sentiero, tenendoci sulla sinistra. Riprendiamo a salire fino alla chiesa di Barzesto e, dopo aver superato la chiesa, svoltiamo a sinistra, proseguendo sulla strada fino allo stop in corrispondenza del parco giochi. Giriamo a sinistra e proseguiamo per circa 100 metri; al bivio successivo svoltiamo a destra, imboccando la strada sterrata in salita, e ci teniamo sulla destra seguendo il percorso ricavato fra muri a secco. Questo tratto di sentiero ci costringe a spingere la MTB per circa dieci minuti.

Al bivio successivo svoltiamo a destra lungo la strada in terra battuta in discesa che abbandoniamo alla prima curva, uscendo a sinistra. Agli incroci successivi svoltiamo prima a sinistra, riprendendo di nuovo quota, e successivamente a destra, e seguiamo fedelmente il sentiero. Dopo alcune centinaia di metri svoltiamo nuovamente a destra nei pressi dei ruderi di una piccola cascina e percorriamo la discesa rettilinea fino all’incrocio, al quale svoltiamo sinistra.

Proseguiamo sulla strada, mantenendo la destra, ed attraversiamo il bel ponte sul torrente, procedendo sulla sinistra per ammirare la meravigliosa cascata del Vo’ ed il vecchio forno fusorio del minerale. Da qui non ci resta che seguire fedelmente la strada sterrata in leggera discesa. Superiamo la carbonaia e, al termine dello sterrato, proseguiamo diritti fino all’incrocio con la strada S.S. 294 (zona segheria). Prendiamo la strada in salita a sinistra e la seguiamo fino al centro di Schilpario, nostro punto di partenza.

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