Santuario della Santissima Trinità

Sulla sommità del monte Cϋsen (dal gaì, la lingua dei pastori, che significa “roccia”), dove già probabilmente esisteva un’edicola o una cappella semidistrutta, si erge oggi l’oratorio della S.S Trinità di Parre.
Il primo documento che ne attesta l’esistenza riguarda la visita del vescovo Cornaro del 1565. La chiesa fu eretta per iniziativa del parrese Giacomo Cominelli detto Mistrù.

Una caratteristica particolare della vita dell’oratorio è stata per secoli la presenza fissa di un romito, cioè di una persona che si dedicava ad una vita solitaria, talvolta con impegni religiosi, e custodiva la chiesetta.

La chiesa ha subito in seguito numerosi interventi di restauro, conservazione e ampliamento. Il campanile in pietra viva con tre campane è datato 1610; del 1700 sono invece l’adiacente casa del custode e il loggiato in pietra di Sarnico.
Altro dettaglio di rilievo è che la S.S Trinità, a differenza di tutte le altre chiese, è stata costruita rivolta a nordest e non verso est, verso il sole nascente, simbolo di Gesù. È stata una scelta obbligata considerata la roccia viva sottostante.

Di rara bellezza è l’affresco della Madonna col Bambino, che da quasi cinque secoli attira la devozione dei fedeli. Particolare suggestivo è anche il panorama che si gode dall’ampio loggiato della chiesa.

Essa è raggiungibile attraverso un ripido sentiero a gradini che parte una decina di metri dopo l’arco di San Cristoforo o dalla “vià di Prècc” una mulattiera che parte anch’essa da San Cristoforo arriva a Cima Campella e porta al piazzale con fontana appena sotto il santuario, distante solo una decina di minuti.

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