Da Schilpario al Passo Vivione

Schilpario | Val di Scalve | Cicloturismo MTB

Lunga, tranquilla e panoramica salita dove ci si immerge nella natura incontaminata oltrepassando piccoli torrenti, laghetti e fitte aree boscate.



Il punto di partenza è a Schilpario, in corrispondenza del parcheggio del piazzale degli alpini.

Il nostro itinerario parte in salita, su una strada asfaltata che porta al Passo del Vivione. Superati i campi da tennis e da calcio, nei pressi della sede del soccorso alpino, abbandoniamo la strada principale e svoltiamo a destra, seguendo in leggera discesa la strada asfaltata.

Prima del piazzale manteniamo lo sguardo a sinistra e imbocchiamo il largo sterrato in salita. Dopo circa 200 mt incontriamo una successione di tre bivi: al primo teniamo la destra, al secondo la sinistra, imboccando la strada in leggera salita e a quello successivo, dopo un tratto pianeggiante, svoltiamo ancora a sinistra.  Percorriamo un ponte e seguiamo in salita un tratto di strada con pendenza crescente fino alla sommità.

In corrispondenza di un altro ponte proseguiamo in discesa, mantenendo la destra e, dopo un primo tratto pianeggiante, giriamo a sinistra e subito dopo a destra, riprendendo a salire. Giunti in corrispondenza di un torrente, lo attraversiamo e imbocchiamo un tratto rettilineo lungo la linea di massima pendenza che, con alcune vigorose pedalate, ci ricongiunge all’asfalto.

Proseguiamo a destra, percorrendo la lunga ma tranquilla salita di 8 chilometri che ci porta al Passo del Vivione. Raggiunto il Passo prendiamo a sinistra la strada che aggira il laghetto, seguendo la segnaletica CAI 415 per i laghetti delle valli e proseguiamo diritti. Dopo un guado manteniamo la sinistra, portandoci verso la malga che oltrepassiamo, per seguire la traccia di sentiero fangoso e poco marcato, puntando al piccolo ponticello di legno.

Superato il ponte seguiamo fedelmente il sentiero che sale sulla destra e che ci obbliga per venti minuti a numerosi cambi d’assetto spinta/pedalata, costringendoci in alcuni casi al trasporto in spalla della nostra MTB. Dopo questo primo tratto impegnativo seguiamo il sentiero ormai in discesa e, dopo aver superato i tre laghetti, iniziamo il secondo tratto, più impegnativo ed esposto del precedente.

Ciò ci obbliga ad alzare il livello di attenzione, in particolare nei primi quindici minuti, nei quali siamo costretti a portare la MTB a spinta. La seconda parte diventa invece adrenalinica e ciclabile, anche se le radici e la pendenza del sentiero molto tecnico mette a dura prova i nostri freni, obbligandoci a fare qualche sosta.

Seguendo fedelmente la segnaletica CAI ci ritroviamo a Schilpario, proprio di fronte alla casetta del soccorso alpino. Attraversiamo l’asfalto e imbocchiamo lo sterrato sul ponte, per riscendere sul sedime della pista di sci, mantenendo la stessa direzione e riprendendo quota a fianco del torrente. Svoltiamo a destra lungo la strada pianeggiante che, diventando asfaltata, ci porterà al punto di partenza.

Testo originale modificato, per maggiori informazioni e dettagli percorso potete scaricare la scheda stampabile o cliccare qui (Percorso n. 12).

Percorso pubblicato in collaborazione con

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