Ponte medievale di San Bernardino – Ponte Nossa

Ponte Nossa | Punti di interesse

Al termine della dominazione romana vi fu un periodo di decadenza ed abbandono del centro abitato, con la popolazione che sovente era costretta a cercare riparo sulle alture circostanti al fine di difendersi dalle scorrerie perpetrate dalle orde barbariche. La situazione ritornò a stabilizzarsi con l’arrivo dei Longobardi.
Con il successivo arrivo dei Franchi, avvenuto verso la fine dell’VIII secolo, il territorio venne sottoposto al sistema feudale, con il paese che inizialmente venne assegnato, al pari di gran parte della valle, ai monaci di Tours per poi essere infeudato al Vescovo di Bergamo.
Anche il primo documento scritto in cui si attesta l’esistenza del borgo risale a quel periodo: era l’anno 1071 quando in un atto viene citata la famiglia dei “Da Nossa”, nobile casato che derivava il nome dal borgo stesso. Tra le file di questo ramo è da segnalare Beltramino Da Nossa, importante giurista del XII secolo che operò attivamente nella vita politica della città di Bergamo.
Nel tardo medioevo si verificarono importanti innovazioni tecnologiche, che diedero notevoli risvolti anche in ambito economico. Sfruttando la vicinanza delle miniere e la ricchezza d’acqua di cui disponeva il territorio, lungo il corso del torrente Nossana vennero introdotti alcuni magli che permisero la lavorazione di metalli, dai quali si ottenevano utensili ed attrezzi. I primi documenti che attestano l’esistenza di tale pratica risalgono al periodo compreso tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, anche se si presume possano essere collocati già al XII secolo, come indicato da un diploma dell’imperatore Federico Barbarossa che, datato 1156, regolava la lavorazione dei metalli utilizzati per il conio delle monete.

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